- orecchio
- orecchios. m. (pl. orecchi m. , orecchie f. nei sign. 1, 2 e 4, spec. in alcune locuz. fig. ) 1 (anat.) Organo di senso recettore dei suoni: gli esseri umani hanno due orecchie; essere sordo di, da, un orecchio | (fig.) Stare con l'orecchio teso, essere intento ad ascoltare | (fig.) Aprir bene gli orecchi, le orecchie, stare molto attenti | (fig.) Porgere l'–o, dare ascolto | (fig.) Dare, prestare –o, ascoltare con attenzione | Turarsi le orecchie, gli orecchi, chiuderli per non sentire; (fig.) non voler ascoltare | (fig.) Essere tutt'orecchi, prestare estrema attenzione | Sentirsi fischiare le orecchie, avere la sensazione che altri stia parlando di noi | Da questo orecchio non ci sento, non voglio sentir parlare di ciò | (fig.) Mettere una pulce nell'–o, insinuare dubbi, sospetti e sim. | (fig.) Entrare da un orecchio e uscire dall'altro, di cosa udita e subito cancellata dalla memoria | Tirare gli orecchi, le orecchie a qlcu., (fig.) rimproverarlo aspramente | (fig.) Fare orecchie da mercante, fingere di non capire. 2 (est.) Udito: essere debole d'–o; suono gradito all'orecchio | Duro d'–o, di persona sorda o che sente molto poco. 3 (fig.) Particolare sensibilità per la musica, capacità di sentirla e riprodurla esattamente | Non avere –o, essere stonato | Suonare, cantare a –o, senza conoscere la musica o senza leggerla. 4 (per anton.) Padiglione auricolare: avere orecchie molto grandi. 5 (est.) Oggetto, cosa la cui forma ricorda quella di un orecchio; SIN. Orecchia. ETIMOLOGIA: da orecchia (V.).
Enciclopedia di italiano. 2013.